Duomo di Eichstätt
--- ATTENZIONE: attualmente sono aperti solo il chiostro e il mortuarium ---
Si presume che S. Willibaldo abbia costruito la prima chiesa in pietra già nell’VIII secolo. La chiesa attuale risale essenzialmente all’alto/tardo Gotico e venne ultimata nel 1718 con la facciata ovest in stile barocco realizzata da Gabriel de Gabrieli. Insieme al chiostro e al Mortuarium a due navate, il Duomo viene annoverato tra i monumenti architettonici medievali più significativi della Baviera.
La chiesa vescovile e le chiese precedenti
Stili architettonici diversi, numerose opere d’arte e le reliquie di S. Willibaldo fanno del Duomo uno dei principali punti d’interesse di Eichstätt.
Raggiungendo il centro storico dal ponte Spitalbrücke si nota subito la facciata ovest del Duomo in stile barocco, che venne anteposta al coro occidentale realizzato nel primo Gotico e che costituisce la sezione più recente della chiesa vescovile. Si tratta del primo lavoro eseguito ad Eichstätt da Gabriel de Gabrieli, destinato a divenire un architetto di grande fama. L’esistenza del primo Duomo costruito da S. Willibaldo nell’VIII secolo è testimoniata solo da alcuni reperti rinvenuti durante gli scavi ed esposti per la maggior parte nel Museo diocesano. Le uniche tracce visibili del secondo Duomo romanico sono il muro inferiore del coro orientale in stile gotico e del transetto, che si erge possente tra le torri e la parte longitudinale dell’edificio, i due piani inferiori dei campanili e le due cappelle inglobate. La parte longitudinale della chiesa in stile alto-gotico risale al XIV secolo, mentre dal portale principale sul lato nord si accede all’interno della chiesa con i suoi ricchi arredi.
Capolavori all’interno della chiesa
Nel coro occidentale, detto “coro di Willibaldo”, troneggia la monumentale statua di S. Willibaldo in posizione seduta, realizzata con grande maestria nel 1514 presumibilmente dal famoso scultore Loy Hering. Nella parte posteriore della scultura si trova l’urna di marmo dell’altare barocco in cui riposano le reliquie del fondatore della diocesi. Da notare anche le numerose immagini votive del XVII secolo presenti nel coro di Willibaldo, che ricordano la madonna di Siboto del 1297 e testimoniano la devozione dei fedeli dell’epoca. Tra i monumenti funebri presenti nel coro spiccano quelli del vescovo Johann Anton III barone di Zehmen, realizzato in marmo ed alabastro in stile classicistico, e del canonico Johann von Stain, eseguito da Loy Hering su progetto di Albrecht Dürer.
Il monumento di epoca moderna situato nel transetto a nord, invece, ricorda il vescovo di Eichstätt Gebhardt I, che guidò la Cristianità dal 1055 al 1057 come Papa Vittorio II.
L’opera d’arte più celebre del Duomo di Eichstätt è senza dubbio il cosiddetto “Altare di Pappenheim”: alto 11 metri e ricco di statue, venne donato nel 1489 dal canonico Kaspar maresciallo di Pappenheim come ringraziamento al termine di un pellegrinaggio in Palestina. La parte superiore del rilievo artisticamente scolpito in pietra calcarea, mostra il Salvatore crocifisso tra i due ladroni, mentre nella parte inferiore si accalcano grandi masse di persone. Sui loro visi prevale un’espressione di sprezzante imperturbabilità e solo alcuni mostrano anche compassione. Sullo sfondo a sinistra si scorgono un castello, la Cupola della Roccia e la Basilica del Santo Sepolcro, mentre a destra sono raffigurati il Palazzo Ducale di Venezia con il suo campanile e la città di Norimberga.
La statua più venerata del Duomo è la Madonna di Buchenhüll, un capolavoro del cosiddetto “dolce stile” situato sul pilastro sud della crociera. Collocata nel santuario di Buchenhüll fin dal 1430, l’opera si evidenzia per le forme eleganti dei visi e le pieghe della veste.
Il Mortuarium
Attraversando una porta tra la torre sud e la cappella del Santissimo Sacramento si raggiunge il cosiddetto “Mortuarium”. La sala a due navate venne edificata intorno al 1500 e adibita a luogo di sepoltura del nobile capitolo del Duomo. La “colonna a chiocciola” e l’artistica “colonna bella” al termine della fila di colonne sono particolarmente degne di nota. Le immagini in vetro colorato conservatesi fino ad oggi furono realizzate su progetto di Hans Holbein il Vecchio.
Il chiostro
Il Mortuarium costituisce una delle quattro ali che formano il chiostro tardogotico, e più precisamente quella ad ovest. L’ala est e sud (1460-1470) vennero ricostruite nel 1866, mentre l’ala nord, la più antica, risale all’incirca al 1415 e si è conservata quasi interamente.
prezzi
Ingresso libero
Orari d'apertura
7:00 a 20:00
Attualmente il Duomo è in fase di restauro e non può essere visitato.
Non sono consentite visite durante le SS. Messe.
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